Il CSV Centro Servizi per il Volontariato ha organizzato la IV Conferenza provinciale sul Volontariato tenutasi il 25-26 maggio ’18, Cosenza, incentrata sul Terzo Settore ed in particolar modo sulla nuova Riforma sul volontariato.
Numerose le Associazioni che hanno aderito a queste due giornate nelle quali, oltre all’enunciazione tecnico/burocratica dei principi della Riforma, non sono mancati spunti sociologici e dibattiti aperti dagli aventi in causa.
Il Professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università della Calabria Vincenzo Bova si è reso protagonista di un grosso spunto di riflessione per tutti i presenti, esponendo il concetto di associazionismo e volontariato dalle origini sociologiche a quelle cristiane, fino ad arrivare ai giorni nostri con i principi enunciati dagli art:17 e 32 del Codice del Terzo Settore.
Concetti di Identità e appartenenza nella comunità e passaggio dall’Io al Noi nell’agire, non in virtù di se stesso ma del bene comune, sono stati argomento della discussione in merito alla quale si è compreso l’enorme beneficio che potrebbe derivare dalla nascita di una rete di interscambio e collaborazione fra le varie associazioni.
La presenza di figure appartenenti al mondo della politica territoriale ovviamente non poteva mancare, data la portata di cambiamento ed innovazione derivante dall’ applicazione della Riforma, nell’ambito territoriale, seppure in netto ritardo rispetto ad altre realtà del paese.
Particolare rilevanza si è avuta nel dare voce ai Rappresentanti delle varie Associazioni presenti che hanno manifestato la ferma intenzione di iniziare un dialogo attraverso una rete solidale. Al dibattito ha partecipato anche il Presidente dell’Associazione Onlus Mattia Facciolla Bambini Cardiopatici che dopo una breve presentazione dei servizi e delle attività svolte dalla stessa, ha evidenziato come in un territorio come il nostro la necessità di divulgare e farsi conoscere è ancora oggi un problema discriminante anche fra gli operatori di Associazioni affini per tipologie. Bisognerebbe che i contrasti venissero eliminati, in virtù del bene comune e la collaborazione fra i vari enti associativi dovrebbe essere la vera molla all’origine del volontariato da cui traggono origine.
In conclusione come non porre l’accento e ringraziare il Centro Servizi per il Volontariato, che da anni si preoccupa di rendere più agevole la sopravvivenza delle Associazioni di Volontariato coinvolgendole spesso in attività divulgative e solidali e per essere stato promotore di una tale iniziativa, con l’auspicio che non solo con la Riforma o non riforma, il terzo settore sia sempre di più protagonista del BENE COMUNE.